I Maestri

Giovanni Berlusconi

Giovanni Berlusconi nacque a Veniano il 21 novembre 1891.
In paese era soprannominato "Salmeta"dal nome del padre, Anselmo.

Fu maestro elementare ad Appiano Gentile, dove si trasferì con la moglie, Luigia Girola, dopo il matrimonio nel 1921. Ebbe quattro figli: Anselmo, Candida, Franca e Maurizia.

Dal 1925 al 1934 fu direttore del Corpo Musicale Santa Cecilia e collaborò con il maestro Gnaga di Cantù.
Morì ad Appiano Gentile nel 1935.

Giovanni Gnaga

Il Maestro canturino Giovanni Gnaga, collaborò alla direzione artistica della Banda di Veniano dal 1926 al 1948.

Residente a Cantù, raggiungeva Veniano utilizzando i mezzi pubblici. La sera quindi, dopo la prova, veniva ospitato dal parroco per la notte e la mattina seguente ripartiva per tornare a casa.

Innocente Terzaghi

Nato a Veniano il 24 aprile 1910, entrò fin da ragazzo tra i componenti della neonata Banda venianese.

Dal 1929 al 1931, durante il servizio militare a Milano, fu membro della Fanfara del suo Reggimento ed in quel periodo frequentò i primi corsi di perfezionamento in vari strumenti e di direzione di banda. Tornato in paese, riprese servizio nel Corpo Musicale e ne divenne presto vice sostituendo, nel 1934, Giovanni Berlusconi (Salméta), sotto la direzione del M.o Giovanni Gnaga.

Dopo la parentesi della guerra la Banda riprese l'attività ed egli ne fu maestro e direttore per lungo periodo, fino allo scioglimento, nel 1965.

In tutti quegli anni, complice anche la vivace vita musicale di tutti i paesi del circondario, vi fu una fattiva collaborazione fra i vari complessi bandistici, con programmazione di eventi, scambi di esperienze e di ... musicanti. La sua personale collaborazione come direttore, maestro e preparatore con le Bande vicine, in particolare quella di Guanzate, Lurate e Olgiate, continuò negli anni, anche dopo lo scioglimento della Banda di Veniano.

Per oltre un decennio, dopo il 1965, fu maestro preparatore della Fanfara dei Bersaglieri di Como, presso cui teneva lezioni settimanali per gli allievi e dirigeva il complesso in assenza del maestro titolare; svolgeva inoltre una non indifferente attività per la preparazione e la trascrizione manuale delle partiture e dei singoli spartiti per i musicanti.

Nel 1969 e nel 1970 frequentò corsi di perfezionamento presso il Conservatorio di Milano, ottenendo l'abilitazione all'insegnamento per i corsi di musica, istituiti dal Ministero della Pubblica Istruzione presso le Scuole medie di Guanzate e Mozzate, rivolto ai ragazzi e agli allievi dei Corpi musicali.

Sempre in quegli anni consolidò la sua attività come maestro nei complessi bandistici di Mozzate e Gorla Maggiore, collaborazione che si protrasse fino al 1983.

Ernesto Ghioldi

La radice del suo rapporto con il Corpo Musicale Venianese è sicuramente la sua passione per la musica che ha manifestato fin da piccolo; Ernesto è nato ad Appiano Gentile il 17 maggio 1939.

All'età di dieci anni ha cominciato a suonare il clarinetto nella Banda di Appiano, anche se poi, per esigenze bandistiche, gli venne affidato il sax.

Di quei primi anni ricorda i tanti servizi che venivano richiesti anche dai paesi vicini: inaugurazioni, funerali, feste paesane, commemorazioni…e soprattutto non ha dimenticato la difficoltà a tenere il passo, troppo lungo per le sue gambe da ragazzino.

Il suo rapporto con la Banda di Appiano è stato attivo ed intenso per 25 anni.

In quegli anni è stato chiamato tante volte da Bande di altri paesi con le quali, potendo, ha sempre collaborato.

Anche oggi, pur essendo musicante del Corpo Musicale Venianese, collabora attivamente con il Corpo Musicale Santa Cecilia di Mozzate.

Nel 1975 si è trasferito a Veniano e qui si è reso subito disponibile quando è stato chiamato per rimettere in piedi il Corpo Musicale, non più di Santa Cecilia, ma Venianese.

Dal 1977 al 1991 ha diretto la Banda e realizzato la Scuola Allievi che ha seguito personalmente: futuri clarini, trombe, ottavini, bombardini...che si sono avvicinati alla musica in quegli anni sono sicuramente passati da lui.

Da quello e da come racconta, appare che non ha solo insegnato una tecnica, ma ha cercato di appassionare, di far capire ai giovani che la musica si nutre di impegno, di sacrifici, ma poi, ti restituisce tanto.

Con l'esperienza che si era fatto in tanti anni di insegnamento era in grado di riconoscere, già dalle prime lezioni, i primi "sintomi " di passione e quindi stimolava ad un sempre maggior impegno, era esigente, non severo ma rigoroso.

Si rattrista a nominare, e se ne ricorda davvero tanti, i ragazzi e i giovani di Veniano che si sono avvicinati alla Banda e che poi per diversi motivi hanno lasciato.

Dai suoi racconti traspare l'entusiasmo di chi ama ciò che sta facendo, non si chiude sulle difficoltà, che pure ci sono state, ma si apre ai momenti belli, a tutto ciò che ha permesso che un gruppo di musicanti "nostalgici" si trasformassero in una Banda Musicale.

E la sua idea di Banda, è molto vicina a quella del fondatore, Don Leonardo Colombo, una Banda di paese, legata a quelle che sono le tradizioni e gli avvenimenti del paese stesso.

Una Banda attenta non solo alla perfezione dell'esecuzione, ma anche alle esigenze dei suoi componenti, paziente ed indulgente con i giovani e rispettosa verso chi suona da tanti anni.

Ricorda il piacevole ritrovarsi nella sede del Centro Anziani, non quella attuale, ma nella "cantina" della villa, dove la musica si accompagnava con vino, salame e tante risate.

Armando Saldarini

"Pronto, sono il Presidente della banda di Veniano, stiamo cercando un nuovo maestro. Le interessa?" e il mio primo pensiero fu: ma dov'è Veniano?

Era il 1991 e iniziò così la mia collaborazione con il Corpo Musicale Venianese.

Ero un neo diplomato in tromba e, soprattutto, un inesperto direttore di banda; infatti, fu proprio con il Corpo Musicale Venianese che iniziò la mia carriera in qualità di Direttore.

I ricordi che mi legano alla mia prima banda sono tantissimi. Si sa che la banda è un organismo vivo, in continua evoluzione e, perciò, è normale che legati ad essa ci siano innumerevoli ricordi, storie e aneddoti.

Non posso nascondere che la banda di Veniano sia stata per me una splendida palestra. È proprio con questa banda che ho capito quanto fosse difficile trasmettere le proprie idee musicali agli altri e quanto fosse ancora più arduo trovare i compromessi musicali che potessero soddisfare sia il Direttore che i musicanti e il pubblico.

Il mio esordio fu in occasione di un raduno bandistico a Beregazzo e lì, dopo qualche mese di lavoro, cogliemmo il nostro primo riconoscimento popolare.

Non so come facemmo, ma in quell'occasione ci superammo davvero!

Dopo quella prima uscita, per la banda di Veniano e per me, in qualità di Direttore, cominciò un lungo percorso di crescita musicale. Vari episodi segnarono questo cammino di maturazione musicale. Credo che, tra i vari momenti più significativi, valga la pena di ricordare l'inserimento nell'organico Venianese di alcuni musicanti della banda di Grandate (banda che cominciai a dirigere nel 1996). Questa collaborazione, che continua tutt'oggi, portò a Veniano un vento nuovo e fu così che, nel 1997, arrivò anche il successo, sancito da una giuria di esperti al concorso di Frosinone. In quell'occasione il Corpo Musicale Venianese vinse tutto quello che c'era da vincere ... fummo davvero bravi.

Tra gli altri ricordi vorrei citare il gemellaggio con la banda olandese di Njiverdal, la "Banda Giovane", gruppo di allievi provenienti dalle mie tre bande (Grandate, Moltrasio e Veniano), la trasferta a Canneto sull'Oglio, con la polenta a pranzo quando c'erano 40 gradi all'ombra... e, naturalmente, la fantastica esperienza della Veniano Wind Orchestra.

Era il 1998 quando Veniano si trasformò per una settimana in un paese musicale ... indimenticabile!

Arriviamo così nel 1999 quando, dopo quasi dieci anni, ho lasciato la banda di Veniano per andare a dirigere la banda di Besana in Brianza ... questa decisione, vi posso assicurare, non fu cosa facile!

Matteo Monti

Sono andato a curiosare la definizione di "banda" sull'Enciclopedia della Musica. Essa recita: "complesso musicale formato da strumenti a fiato sia di legno sia di ottone, con l'inclusione di alcuni strumenti a percussione". Non contento ho guardato alla voce "orchestra", termine considerato più "nobile" nell'accezione comune, e ho letto che l'orchestra è un "complesso di strumenti e strumentisti necessari all'esecuzione di una composizione musicale, diverso a seconda delle epoche, degli stili e dei generi". Già un po' meglio ... si parla anche degli strumentisti.

In entrambi i casi trovo la definizione troppo fredda e scolastica, d'altronde non ci si può aspettare di più da una enciclopedia. Io invece, al concetto di banda associo il volto di ciascuno dei suoi componenti, il viso di chi è soddisfatto della buona esecuzione, la delusione di chi si aspettava meno assenze ad una prova, la gioia dell'allievo frastornato gettato sul palco al suo primo concerto, la fatica di chi organizza. Il collante per persone spesso così diverseper età ed esperienze é senza dubbio la musica, senza la quale probabilmente non conoscerei Veniano.

Ma per fortuna la banda é una realtà viva e vivace, che purtroppo in pochi conoscono, forse anche a causa di generici pregiudizi. La vivacità della banda è testimoniata anche dalla realizzazione di questo sito internet che vuole raccogliere la storia di questa associazione. Se da un lato dobbiamo andare orgogliosi delle nostre radici, dall'altro le stesse foto ci testimoniano che la banda si evolve, si trasforma e viaggia con i tempi ... proprio perché è viva!

Come siamo cambiati anche solo rispetto a vent'anni fa!

Dal febbraio 2000 sono il direttore artistico del Corpo Musicale Venianese e sono davvero contento di far parte di questo sodalizio, di mettere a disposizione le mie conoscenze musicali per migliorarci prima come persone e poi come musicisti.

Per informazioni potete contattarci al numero telefonico 031 4451505 oppure inviarci una mail all'indirizzo: info@cmveniano.it